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Trama

LA TRAMA DI PRIMAVERA
Primavera, il film diretto da Damiano Michieletto, si svolge nei primi anni del Settecento a Venezia. L'Ospedale della Pietà è uno dei più grandi orfanotrofi della città, ma anche un punto di riferimento per la musica.
Le sue orfane più talentuose vengono formate in una delle orchestre più rinomate al mondo. Cecilia (Tecla Insolia) ha vent’anni e trascorre le sue giornate suonando il violino, ha un talento eccezionale ma la sua arte è confinata all'interno dell'orfanotrofio, dove suona solo dietro una grata davanti a ricchi benefattori.
La notte, invece, si rifugia in solitudine, scrivendo lettere alla madre mai conosciuta. La sua vita, da sempre imprigionata tra le mura del luogo che la ospita, sembra destinata a rimanere immutata, fino a quando un cambiamento non la scuote.
Un nuovo insegnante, Antonio Vivaldi (Michele Riondino), arriva a sconvolgere l'equilibrio dell'orfanotrofio. L'arrivo di Vivaldi le cambia la vita, aprendo nuove porte e nuove possibilità, portando con sé il profumo di una primavera che potrebbe finalmente liberarla.

PANORAMICA SU PRIMAVERA
Primavera è un film del 2025 diretto da Damiano Michieletto e con protagonisti Tecla Insolia e Michele Riondino. Il film è basato su un soggetto di Michieletto e Ludovica Rampoldi, che firma anche la sceneggiatura, e ha una data di uscita fissata al 25 dicembre 2025.
Nel cast sono presenti anche Andrea Pennacchi, Fabrizia Sacchi, Valentina Bellè e Stefano Accorsi. La pellicola è liberamente tratta dal romanzo Stabat Mater di Tiziano Scarpa. Le musiche originali del film sono composte e orchestrate dal Fabio Massimo Capogrosso ed eseguite dall'Orchestra e Coro del Teatro La Fenice.
Damiano Michieletto ha dichiarato che per il film racconta "dell’incontro e del risveglio di due anime dopo un lungo inverno: quella della giovane e talentuosa violinista Cecilia, orfana in cerca di una propria identità, e quella di Antonio Vivaldi, un uomo travolto dal proprio furore creativo ma anche infragilito dal bisogno costante di veder riconosciuto il proprio talento".
L'incontro tra i due cambierà per sempre la vita di Cecilia, che vive alla Pietà, l'istituzione veneziana che ospitava e istruiva gli orfani, e sogna da sempre di vedere cosa c'è al di fuori delle mura in cui vive. Ma anche quella di Vivaldi, che provato da una malattia che ne limita l'esistenza, "coltiva dentro di sé una fantasia furiosa, un’immaginazione travolgente che si traduce in una musica emotiva, mai sentita prima, una musica inquieta e malinconica, forsennata e ardente".

CURIOSITÀ SU PRIMAVERA
Il film, liberamente tratto dal romanzo Stabat Mater di Tiziano Scarpa (Premio Strega 2009, edito da Einaudi), già venduto in 20 Paesi in tutto il mondo.
Esordio alla regia cinematografica di Damiano Michieletto, il film è presentato in anteprima mondiale al Toronto Intl. Film Festival 2025 nella sezione "Special Presentations".

RECENSIONE SU PRIMAVERA
Tutt'altro che film clone di Gloria!, nonostante le evidenti analogie, Primavera è un film dalla personalità molto diversa, testimonianza delle tante sfumature che la lingua del cinema può assumere. Niente pop, niente eversione gioiosa, ma un classicismo moderno declinato con eleganza allo scopo di raccontare una storia di patimenti e sofferenze, e della tiepida speranza in una felicità lontana che solo la musica aiuta a sentire più vicina.
Michieletto, che viene dalla lirica, sa come si usa la musica a scopo drammatico e drammaturgico, ma non ne abusa, e lavora con grande attenzione sulle immagini, con la fondamentale collaborazione di Daria d'Antonio alla fotografia e di Ludovica Rampoldi alla sceneggiatura. Elegante e composto, sì, ma anche passionale e commovente, Primavera è classico, nella stessa accezione di una musica che significa cultura, universalità e eternità.


Cinema Verdi San Vincenzo

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